P. Fra Cirillo di Santa Teresa (Cyrillus a S. Teresia) OCD

Secondo Marello nacque il 26 giugno 1817 in Antignano (Asti)[1].

Emise la professione religiosa il 14 marzo 1835 presso San Giuseppe in Asti[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Deputato alla Missione di Bombay (Mumbai), raggiunse l’8 maggio 1841 Bombay[4]. Residente presso la Chiesa della B. V. Maria della Salvezza in Mahim, fu inviato alla Missione di Karwar (seu Sunkery), dove rimase sino al 1851[5].

Tornò in Italia nel marzo 1851[6]. Fu poi Lettore presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[7].

Morì nel mese di maggio 1874 in Asti[8].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 172.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

P. Fra Giovanni Battista Maria di Santa Teresa (Joannes Baptista Maria a S. Teresia) OCD

Giovanni Battista Morteo (alias Multedo) nacque il 6 ottobre 1673 in Alassio (Diocesi di Albenga)[1].

Seguendo l’esempio di tre fratelli che avevano indossato l’abito degli Scalzi nella Provincia Genovese, cioè P. Fra Bonaventura di San Felice (Bonaventura a S. Felice, poi Preposito Generale nel 1710), P. Fra Giovanni Bernardo di San Geronimo (Joannes Bernardus a S. Hyeronymo, poi Preposito Generale nel 1725) e P. Fra Giovanni Crisostomo di San Pietro (Joannes Chrysostomus a S. Petro), entrò nel 1690 presso il Noviziato di Santa Maria della Salute in Genova[2].

Emise la professione religiosa il 22 luglio 1691 presso il Noviziato di Santa Maria della Sanità in Genova, assumendo il nome di Giovanni Battista Maria di Santa Teresa [3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Genovese[4].

Studente presso il Seminario delle Missioni di San Pancrazio in Roma[5].

Da Sacra Congregazione di Propaganda Fide destinato nel 1704 alla Missione del Gran Mogol[6]. Partito il 28 maggio 1705 da Roma, giunse presso l’isola di Bombay (Mumbai)[7].

Fino al 1717 fu in Karwar (seu Sunkery)[8]. Da Papa Clemente XI eletto il 31 gennaio 1714 con il breve “Cum Nos te hodie” in Vescovo di Limira in partibus infidelium e costituito Vicario Apostolico del Malabar; consacrato Vescovo di Limira il 4 aprile 1717[9].

Morì il 6 aprile 1750 in Verapoly in odore di santità e venne sepolto nella Chiesa di San Giuseppe in Verapoly[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[2] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[3] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[4] Ibidem.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[6] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[7] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pagg. 166-167.

[9] Ivi, pag. 88, 167.

[10] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 226; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 167.

P. Fra Anastasio di Santa Maria (Anastasius a S. Maria) OCD

Geronimo Devia nacque il 27 maggio 1662 in Milano[1].

Emise la Professione religiosa il 3 settembre 1679 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Dal 1710 missionario nel Gran Mogol; inviato nel 1714 a Roma per la causa delle missioni; tornò in India nel 1719[4]. Vicario Provinciale della Missione del Gran Mogol (1720-1726); Vicario Generale del Vescovo, residente in Sunkery (seu Karwar) (1725)[5].

Morì il 22 febbraio 1726 in Bombay  e fu sepolto nella Chiesa Nossa Senhora da Salvaçao in Mahim (Bombay)[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 45.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

P. Fra Angelo di San Dionisio (Angelus a S. Dionysio) OCD

Joseph Ludovicus Vilcomes nacque il 29 luglio 1730 in Orléans. Francese[1].

Emise la Professione il 6 giugno 1751 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Deputato il 20 agosto 1751 alla Missione di Karwar (seu Sunkery)[4], ma rimase in Mardim (Mesopotamia)[5]; da Sacra Congregazione di Propaganda Fide inviato alla deputato alla Missione della Mesopotamia (lettere patenti concesse durante la seduta del 13 febbraio 1764)[6].

Morì nel 1773 in Mardim, vittima dell’epridemia di peste[7].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 50; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 532.

[2] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 50.

[3] Ibidem; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 532.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 50; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 407.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 50.

[6] Ibidem; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 407.

[7] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 50.

P. Fra Maurilio di Santa Teresa OCD

Maurilio Stabellini nacque il 20 dicembre 1777 in Ferrara[1].

Vestì l’abito religioso presso il convento dei Carmelitani dell’Antica Osservanza in Ferrara[2]. Sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani dell’Antica Osservanza[3].

Destinato al Collegio di Padova come Professore di Teologia[4]; inviato nel 1804 alla Missione di Bombay, dove giunse nel 1806[5]; residente nella Missione di Karwar (Canara) nel 1809[6]; residente nella Missione di Corga (Gran Mogol) nel 1810[7]; espulso dalla Missione di Corga, rimane in Bombay come parroco[8]; nel 1816 tornò in Italia[9]; da Sacra Congregazione di Propaganda Fide nel 1824 inviato nuovamente a Bombay e nominato Coadiutore del Vicario Apostolico di Bombay con il titolo di Vescovo di Doliche[10]; consacrato Vescovo di Doliche il 7 dicembre 1824 in Bombay[11].

Desideroso di aderire alla Riforma Teresiana, emise la Professione il 21 dicembre 1827 in Verapoly[12]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi[13].

Vicario Apostolico ad interim del Malabar (1828-1831)[14]; rinunciò all’ufficio e si ritirò nella Missione di Karwar, quindi nella Missione di Goa (1833) [15]; rientrò in Italia nel 1835[16]; residente presso San Gerolamo in Ferrara[17].

Morì il 21 gennaio 1857 in Ferrara[18].


[1] Alberto de la Virgen del Carmen, Historia de la reforma teresiana (1562-1962), Madrid, Editorial de Espiritualidad, 1968, pag. 489.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

[11] Ibidem.

[12] Ibidem.

[13] Ibidem.

[14] Ibidem.

[15] Ibidem.

[16] Lombardi T., I Francescani a Ferrara, vol. II Il convento e la chiesa di Santo Spirito dei Frati minori, Bologna, s. e., 1974, pag. 183.

[17] Alberto de la Virgen del Carmen, Historia de la reforma teresiana (1562-1962), Madrid, Editorial de Espiritualidad, 1968, pag. 489.