P. Fra Angelo Francesco di Santa Teresa (Angelus Franciscus a S. Teresia) OCD

Giovanni Battista Vigliotti nacque il 16 settembre 1650 in Mondovì (Cuneo)[1].

Emise la professione religiosa il 19 settembre 1666 in Mondovì[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studiò Umanità e Divinità in Torino; inviato per gli studi nel 1673 al Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4].

Deputato il 30 marzo 1675 alla Missione del Malabar[5], giunse nel 1676 in Malabar[6]. Da Papa Innocenzo XII eletto il 20 febbraio 1700 in Vescovo di Metellopoli in partibus infidelium e nominato Vicario Apostolico della Serra Malabarica[7].

Morì il 17 febbraio 1712 in Verapoly in odore di santità[8]. Fu instituito il Processo ordinario sopra la fama di santità, virtù e miracoli e dal 25 agosto 1739 furono costituiti  in Procuratori per l’introduzione della causa di beatificazione del Servo di Dio Angelo Francesco di Santa Teresa presso la Sacra Congregazione dei Riti i PP. Fra Bonifacio di Gesù Bambino (Bonifatius a Puero Iesu) e Fra Geminiano di Sant’Ottavia (Geminianus a S. Octavia)[9].


[1] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[2] Ibidem. «(…) die 17 Septembris, anni 1666, probationem complevit», cfr. Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432.

[3] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[4] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55; Nella preparazione della terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabar sotto il mandato missionario della Congregazione di Propaganda Fide, le disponibilità iniziali dei PP. Fra Celestino di Santa Lidwina, Fra Bartolomeo dello Spirito Santo (Torricelli), Fra Agnello dell’Immacolata Concezioni (De Giorgi), Fra Angelo Francesco di Santa Teresa (Vigliotti) furono vagliate nella congregazione del Dicastero del 15 dicembre 1674; Papa Clemente X emise la bolla accogliente le risoluzioni di Propaganda Fide il 30 marzo 1675, cfr. Sorge G., La terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabr (1675), in India tra Oriente e Occidente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI – XVIII, a cura di Fasan E. e Sorge G., Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pagg. 107-108.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[7] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[8] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 438; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[9] Ibidem.

P. Fra Celestino di Santa Lidvina (Coelestinus a S. Lidwina) OCD

Petrus van Gool (lat. Golius, italiano: Pietro Golio) nacque nel 1604 in Leiden (lat. Lugdunum Batavorum)[1]. Olandese[2].

Emise la professione religiosa il 12 luglio 1626[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Flandro-Belga[4].

Inviato il 5 ottobre 1632 in Siria (Aleppo)[5]. Fondatore nel 1643 della Missione di Sant’Elia sul Monte Libano[6]; aprì verso il 1649 un ginnasio per i giovani maroniti in Montelibano[7]. Chiamato in Roma, fu Lettore di Lingua arabica presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma (1651-1676)[8]. Deputato nel 1675 alla Missione del Malbar insieme con P. Fra Bartolomeo dello Spirito Santo, Fra Agnello dell’Immacolata Concezioni (De Giorgi) e Fra Angelo Francesco di Santa Teresa (Vigliotti)[9].

Morì il 22 luglio 1676 in Surat in viaggio verso il Malabar[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23.

[2] Ibidem.

[3] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 96.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23.

[5] Ibidem; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 96.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 96.

[7] Ibidem.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 97.

[9] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 97; Sorge G., La terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabr (1675), in India tra Oriente e Occidente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI – XVIII, a cura di Fasan E. e Sorge G., Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pagg. 105, 107.

[10] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 97.

P. Fra Agnello dell’Immacolata Concezione (Agnellus ab Immac. Conceptione) OCD

Carlo de Giorgi nacque nel 1648 in Milano[1].

Emise la Professione l’8 aprile 1664 presso SS. Carlo e Teresa in Milano[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Da S. C. de Propaganda Fide inviato alla Serra Malabarica il 18 dicembre 1674 con P. Fra Celestino di San Bartolomeo, raggiunse Bassora il 30 marzo 1675[4]; colto da infermità, rimase in Persia; tornò a Roma per il Capitolo Generale del 1682[5]. Inviato in Persia ed in India nel 1684 come Visitatore Generale e Vicario[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 28.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem. Nella preparazione della terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabar sotto il mandato missionario della Congregazione di Propaganda Fide, le disponibilità iniziali dei PP. Fra Celestino di Santa Lidwina, Fra Bartolomeo dello Spirito Santo (Torricelli), Fra Agnello dell’Immacolata Concezioni (De Giorgi), Fra Angelo Francesco di Santa Teresa (Vigliotti) furono vagliate nella congregazione del Dicastero del 15 dicembre 1674; Papa Clemente X emise la bolla accogliente le risoluzioni di Propaganda Fide il 30 marzo 1675, cfr. Sorge G., La terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabr (1675), in India tra Oriente e Occidente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI – XVIII, a cura di Fasan E. e Sorge G., Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, cfr. pag. 105, 107.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 28.

[6] Ibidem.