P. Fra Giacinto di Santa Teresa (Hyacinthus a S. Teresia) OCD

Victorius Francisc. Piacentini nacque il 10 settembre 1711 in San Sebastiano (Torino)[1].

Emise la professione religiosa il 25 settembre 1727 in Mondovì[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Emise nel 1737 il Votum Missionis in Roma[4].

Reversus in provinciam, fu Sottopriore di San Giuseppe in Asti, San Giuseppe in Chiaverano (Ivrea), Santa Teresa in Torino, Priore in San Giuseppe in Chiaverano (1745)[5]. Inviato nel 1751 in Persia, giunse il 7 giugno 1752 in Baghdad[6]. Nominato nel 1756 Vicario Provinciale della Missione di Persia[7]. Passò nel 1760 in India e nel 1761 aprì in Surat una nuova Missione, costruì la Chiesa di Santa Teresa e la casa per i missionari Carmelitani Scalzi[8]. Ritirato il 26 gennaio 1770 dalla Residenza di Surat fu trasferito alla Missione di Bombay dove il 6 marzo 1770 fu nominato Vicario Generale del Vescovo[9].

Morì il 21 aprile 1772 in Goa, intenzionato a tornare in Europa[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 245.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

P. Fra Giuseppe Ignazio di Santa Maria (Joseph Ignatius a S. Maria) OCD

Joseph Ignatius M. Allioni nacque il 13 gennaio 1662 in Santa Trinità (Mondovì)[1].

Emise la professione religiosa il 14 dicembre 1679 in Torino[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Inviato nel 1692 in Persia[4], partì il 12 ottobre 1692 dal porto di Livorno con P. Fra Ermenegildo di San Carlo della Provincia Lombarda,  P. Fra Antonio Maria dell’Ascensione (Gomberti) della Provincia Veneta e Fra Francesco Maria di San Siro (Gorla) della Provincia Lombarda[5], giunse il 12 settembre 1693 in Ispahan[6]. Dopo l’espulsione dei Carmelitani Scalzi da Julfa (Ispahan), nel 1695 tornò a Roma[7]. Dal Definitorio Generale il 18 novembre 1696 deputato alla Missione del Mogol, non poté procedere al viaggio a causa di una malattia[8].

Morì il 19 dicembre 1726 in Torino[9].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 37.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 63; Donazzolo P., I. Viaggi in Oriente ed Occidente del Fratello Francesco Maria di S. Siro, al secolo Antonio Gorla di Portalbera (1658-1716), “Rivista Geografica Italiana”, XIX (1912), pag. 346.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 37.

[7] Ibidem.

[8] Ivi, pag. 38.

[9] Ivi, pag. 37.

P. Fra Michele della Presentazione (Michael a Praesentatione) OCD

Joannes Bapt. Capozi nacque il 10 settembre 1711 in Limone (Cuneo)[1].

Emise la professione religiosa il 21 settembre 1728 in Mondovì[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma (1736-1738)[4]. Deputato nel settembre 1738 alla Missione del Mogol[5], giunse il 6 settembre 1739 in Verapoly[6]. Reversus in provinciam nel 1755[7]. Dal 1756 fu Archivista del Definitorio Generale in Roma[8]. Postea in provinciam reversus, fu Definitore Provinciale del Piemonte e Priore di Santa Teresa in Torino[9].

Morì nel maggio 1785 in Torino[10].


[1] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

[2] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[3] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[5] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[6] Ibidem.

[7] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[9] Ibidem.

[10] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

P. Fra Alessio di Santa Maria (Alexius a S. Maria) OCD

Joannes Mathæus Lubatus (Giovanni Maria Lubato[1]) nacque in Carrù (Diocesi di Mondovì)[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Morì il 20 febbraio 1723 presso Santa Teresa in Torino[4].


[1] Cibrario L., Storia di Torino, vol. II, Torino, Alessandro Fontana, 1846, pag. 593.

[2] Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 7.

[3] Ibidem.

[4] Ivi, pag. 8.

P. Fra Giovanni Battista di Sant’Alessio OCD

Bertoldo Antonio Gioberti nacque il 9 aprile 1723 in Centano (Arcidiocesi di Torino)[1].

Iniziò gli studi ecclesiastici, ma li abbandonò per la prematura morte del padre e si dedicò alla meccanica per sovvenire alle necessità familiari[2].

Prese l’abito religioso presso Santa Teresa in Mondovì[3]; emise la professione il 18 luglio 1747[4]. Converso professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[5].

Residente presso la Curia Generalizia in Roma[6]; inviato al Monte Carmelo nel 1765 per la ricostruzione dell’antico convento edificato da P. Fra Prospero dello Spirito Santo[7], raggiunse Roma l’8 febbraio 1765, quindi si portò a Costantinopoli ed in Italia nel 1768 per raccogliere elemosine per la costruzione del convento e della chiesa del Monte Carmelo[8]; giunse a San Giovanni d’Acri il 12 agosto 1765[9]; in attesa delle autorizzazione per la costruzione di un nuovo convento, cominciò nel 1766 la pulizia degli edifici in stato di abbandono sul promontorio del Monte Carmelo[10];

Fondatore con P. Fra Philippe de Saint Jean e P. Fra Théodore de Saint Ange del Convento di Sant’Elia Profeta sul Monte Carmelo il 15 novembre 1767[11]; tornò al Monte Carmelo nel 1772[12]; proseguì in Egitto nel 1774[13]; richiamato in Provincia nel 1774[14]; s’imbarcò per l’Italia il 6 novembre 1774, lasciando la costruzione incompiuta[15]; residente presso Santa Teresa in Torino (1774-1802) [16].

Morì nel 1802 in Torino[17].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 9.

[2] Giordano S., Le Carmel en Terre Sainte, Arenzano, Le Messager de l’Enfant Jèsus, 1995, pag. 111.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 9; Giordano S., Le Carmel en Terre Sainte, Arenzano, Le Messager de l’Enfant Jèsus, 1995, pag. 111.

[6] Ibidem.

[7] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 9; Giordano S., Le Carmel en Terre Sainte, Arenzano, Le Messager de l’Enfant Jèsus, 1995, pag. 111.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 9; Giordano S., Le Carmel en Terre Sainte, Arenzano, Le Messager de l’Enfant Jèsus, 1995, pag. 111.

[9] Ivi, pag. 110.

[10] Ibidem.

[11] Cibrario L., Storia di Torino, vol. 2, Torino, Alessandro Fontana, 1846, pag. 595; Giordano S., Le Carmel en Terre Sainte, Arenzano, Le Messager de l’Enfant Jèsus, 1995, pag. 110.

[12] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 9.

[13]Ibidem.

[14]Ibidem.

[15] Giordano S., Le Carmel en Terre Sainte, Arenzano, Le Messager de l’Enfant Jèsus, 1995, pag. 110.

[16] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 9.

[17] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 9; Giordano S., Le Carmel en Terre Sainte, Arenzano, Le Messager de l’Enfant Jèsus, 1995, pag. 111.