P. Fra Giovanni Battista Maria di Santa Teresa (Joannes Baptista Maria a S. Teresia) OCD

Giovanni Battista Morteo (alias Multedo) nacque il 6 ottobre 1673 in Alassio (Diocesi di Albenga)[1].

Seguendo l’esempio di tre fratelli che avevano indossato l’abito degli Scalzi nella Provincia Genovese, cioè P. Fra Bonaventura di San Felice (Bonaventura a S. Felice, poi Preposito Generale nel 1710), P. Fra Giovanni Bernardo di San Geronimo (Joannes Bernardus a S. Hyeronymo, poi Preposito Generale nel 1725) e P. Fra Giovanni Crisostomo di San Pietro (Joannes Chrysostomus a S. Petro), entrò nel 1690 presso il Noviziato di Santa Maria della Salute in Genova[2].

Emise la professione religiosa il 22 luglio 1691 presso il Noviziato di Santa Maria della Sanità in Genova, assumendo il nome di Giovanni Battista Maria di Santa Teresa [3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Genovese[4].

Studente presso il Seminario delle Missioni di San Pancrazio in Roma[5].

Da Sacra Congregazione di Propaganda Fide destinato nel 1704 alla Missione del Gran Mogol[6]. Partito il 28 maggio 1705 da Roma, giunse presso l’isola di Bombay (Mumbai)[7].

Fino al 1717 fu in Karwar (seu Sunkery)[8]. Da Papa Clemente XI eletto il 31 gennaio 1714 con il breve “Cum Nos te hodie” in Vescovo di Limira in partibus infidelium e costituito Vicario Apostolico del Malabar; consacrato Vescovo di Limira il 4 aprile 1717[9].

Morì il 6 aprile 1750 in Verapoly in odore di santità e venne sepolto nella Chiesa di San Giuseppe in Verapoly[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[2] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[3] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[4] Ibidem.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[6] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[7] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pagg. 166-167.

[9] Ivi, pag. 88, 167.

[10] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 226; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 167.