P. Fra Paolo di San Giovanni Crisostomo (Paulus a S. Ioanne Chrysostomo) OCD

Lorenzo IV Luigi da Ponte nacque l’8 luglio 1709 in Venezia da Giovanni da Ponte ed Orsola Contarini[1].

Ordinato sacerdote il 19 settembre 1733[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Lettore di Teologia, Consultore della S. Inquisizione in Treviso[4].

Dal XXI Capitolo Generale della Congregazione d’Italia radunato presso Santa Maria della Scala in Roma eletto in Procuratore Generale (1765)[5].

Eletto da Papa Clemente XIII in Arcivescovo di Corfù il 5 agosto 1765, il pallio gli fu concesso nello stesso giorno[6]. Consacrato Vescovo di Corfù l’11 agosto 1765 in Roma dal cardinale Federico Lante Montefeltro della Rovere[7]. Trasferito alla Sede di Torcello il 13 settembre 1773[8].

Morì il 20 novembre 1791 all’età di ottantadue anni presso il Palazzo Vescovile in Murano e fu sepolto nella Basilica dei SS. Maria e Donato in Murano[9].


[1] Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. VI, Regensburg, 1958, pag. 182; Zanetti V., La Basilica dei SS. Maria e Donato di Murano illustrata nella storia e nell’arte, Venezia, Tipografia municipale di Gaetano Longo, 1873, pag. 213.

[2] Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. VI, Regensburg, 1958, pag. 182.

[3] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 10-11 (1935), pag. 30; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 71.

[4] Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. VI, Regensburg, 1958, pag. 182.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 10-11 (1935), pag. 30; Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, vol. VI, Regensburg, 1958, pag. 182.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Zanetti V., La Basilica dei SS. Maria e Donato di Murano illustrata nella storia e nell’arte, Venezia, Tipografia municipale di Gaetano Longo, 1873, pag. 213.

P. Fra Martino del SS. Salvatore (Martinus a SS. Salvatore) OCD

Giovanni Battista Isacco nacque il 22 agosto 1698 in Trezzano sul Naviglio (Milano)[1].

Emise la professione religiosa il 26 settembre 1719[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Inviato nel 1726 in Persia[4].

Morì il 27 dicembre 1726 in Baghdad[5].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 71.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

P. Fra Antonio Maria dell’Ascensione (Gomberti, Antonius Maria ab Ascensione) OCD

Ioannes Bapt. Gomberti nacque il 10 aprile 1665 in Padova[1].

Emise la professione religiosa il 23 marzo 1684[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Deputato alla Missione di Persia, partì il 12 ottobre 1692 dal porto di Livorno insieme a P. Fra Ermenegildo di San Carlo della Provincia Lombarda, Giuseppe Ignazio di Santa Maria (Allioni) della Provincia Piemontese e Fra Francesco Maria di San Siro (Gorla) della Provincia Lombarda[4], giunse l’11 settembre 1693 in Ispahan[5]. Dopo l’espulsione dei Carmelitani Scalzi da Giulfa, nel luglio 1694 fu inviato a Bassora, dove giunse il 14 dicembre 1694[6]. Vicario di Santa Maria dei Rimedi in Bassora (1697-1698)[7]. Nell’ottobre 1698 lasciò Bassora verso Bander Congo (Kung, oggi Band-e- Kong)[8]. Nel 1699 seguì Elia di Sant’Alberto, Vescovo di Ispahan, in Europa[9].

Morì il 6 novembre 1728 in Padova[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 63.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

P. Fra Giuseppe Ignazio di Santa Maria (Joseph Ignatius a S. Maria) OCD

Joseph Ignatius M. Allioni nacque il 13 gennaio 1662 in Santa Trinità (Mondovì)[1].

Emise la professione religiosa il 14 dicembre 1679 in Torino[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Inviato nel 1692 in Persia[4], partì il 12 ottobre 1692 dal porto di Livorno con P. Fra Ermenegildo di San Carlo della Provincia Lombarda,  P. Fra Antonio Maria dell’Ascensione (Gomberti) della Provincia Veneta e Fra Francesco Maria di San Siro (Gorla) della Provincia Lombarda[5], giunse il 12 settembre 1693 in Ispahan[6]. Dopo l’espulsione dei Carmelitani Scalzi da Julfa (Ispahan), nel 1695 tornò a Roma[7]. Dal Definitorio Generale il 18 novembre 1696 deputato alla Missione del Mogol, non poté procedere al viaggio a causa di una malattia[8].

Morì il 19 dicembre 1726 in Torino[9].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 37.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 63; Donazzolo P., I. Viaggi in Oriente ed Occidente del Fratello Francesco Maria di S. Siro, al secolo Antonio Gorla di Portalbera (1658-1716), “Rivista Geografica Italiana”, XIX (1912), pag. 346.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 37.

[7] Ibidem.

[8] Ivi, pag. 38.

[9] Ivi, pag. 37.

P. Fra Angelo dell’Assunzione (Angelus ab Assumptione) OCD

Bartolomeo Bertoni nacque il 19 giugno 1642 in Brescia[1].

Laureato in Sacra Teologia in Bologna ed in Diritto Canonico in Pavia[2]. Emise la professione religiosa il 19 agosto 1677 in Vicenza[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[4].

Inviato nel Peloponneso, seu Meream, giunse nel dicembre 1687 in Nauplia (vel Napolim Ramaniae)[5]. Assistette i militi della flotta veneziana[6].

Morì il 27 novembre 1688 presso il Sinum Argolicum[7].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 50.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

Fra Francesco Maria di San Siro (Franciscus Maria a S. Siro), Fr. Don. OCD

Antonio Gorla nacque in Portalbera (Diocesi di Pavia) il 24 aprile 1658 dai conuigi  Pietro Paolo Gorla e Allegrina[1].

Fu battezzato il 24 aprile 1658 nella Chiesa parrocchiale di Portalbera[2].

Vestì l’abito religioso il 26 giugno 1678 presso SS. Carlo e Teresa in Milano a venti anni di età[3].

Converso professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[4].

Conventuale presso Sant’Anna in Alessandria (1692)[5]; conventuale presso Santa Maria delle Grazie in Pavia[6]. Destinato l’8 ottobre 1692 alle missioni di Persia con P. Fra Francesco Maria di San Giacomo della Provincia Lombarda,  P. Fra Antonio Maria dell’Ascensione (Gomberti) della Provincia Veneta e P. Fra Giuseppe Ignazio di S. Maria (Allioni) della Provincia Piemontese[7]. Lasciò il 20 ottobre 1692 Pavia e giunse il 12 febbraio 1694 in Ispahan[8]. Proseguì poi il viaggio per le Indie (Diu, Goa, Ora Coromandelica, Madras, Filippine) per raccogliere elemosine, onde il 12 gennaio 1701 tornò in Persia[9]. Partito poi per l’Europa, giunse il 22 dicembre 1701 in Roma[10]. Seguì come socio il Vescovo Elia di Sant’Alberto per la Germania, il Belgio, il Portogallo sino al Brasile (1705-1708); per la morte del Vescovo Elia di Sant’Alberto tornò in patriam[11].

Morì il 24 aprile 1736 in Milano a settantotto anni di età[12].


[1] Donazzolo P., I. Viaggi in Oriente ed Occidente del Fratello Francesco Maria di S. Siro, al secolo Antonio Gorla di Portalbera (1658-1716), “Rivista Geografica Italiana”, XIX (1912), pagg. 340-341; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 216.

[2] Donazzolo P., I. Viaggi in Oriente ed Occidente del Fratello Francesco Maria di S. Siro, al secolo Antonio Gorla di Portalbera (1658-1716), “Rivista Geografica Italiana”, XIX (1912), pagg. 340-341.

[3] Ivi, pag. 340. Habitum C. D. sumpsit Bononiae 26. VI. 1658, cfr. “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 216.

[4] Donazzolo P., I. Viaggi in Oriente ed Occidente del Fratello Francesco Maria di S. Siro, al secolo Antonio Gorla di Portalbera (1658-1716), “Rivista Geografica Italiana”, XIX (1912), pag. 340.

[5] Ivi, pag. 346.

[6] Ivi, pag. 427.

[7] Ivi, pag. 346; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 63. Profectus (e conv. Alessandria) in Persiam 12. X. 1692, cfr. “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 216.

[8] Donazzolo P., I. Viaggi in Oriente ed Occidente del Fratello Francesco Maria di S. Siro, al secolo Antonio Gorla di Portalbera (1658-1716), “Rivista Geografica Italiana”, XIX (1912), pagg. 346, 352.  Advenit Ispahan 11. IX. 1693, cfr. “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 216.

[9] Ivi, pagg. 216-217.

[10] Ivi, pag. 217.

[11] Ibidem.

[12] Donazzolo P., I. Viaggi in Oriente ed Occidente del Fratello Francesco Maria di S. Siro, al secolo Antonio Gorla di Portalbera (1658-1716), “Rivista Geografica Italiana”, XIX (1912), pag. 343; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 217.

P. Fra Gaetano di San Michele (Caietanus a S. Michaele) OCD

Giovanni Paolo Oliverio nacque nel 1647 in Cremona[1].

Emise la professione religiosa il 27 settembre 1665 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Inviato nel 1676 in Persia, raggiunse il 23 maggio 1677 Bassora; quindi proseguì per Shiraz[4]. Priore in Goa; Vicario Provinciale dal 1686[5].

Morì nel 1689 in Goa ut sanctus Carmelita[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 98.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

P. Fra Ermenegildo di San Marcello (Hermenegildus a S. Marcello) OCD

Bernardino Riboldi nacque il 20 maggio 1650  in Lumezzane di sopra (Brescia)[1].

Emise la professione religiosa il 19 maggio 1667 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Residente presso il Monte Carmelo per alcuni anni; il 15 aprile 1684 giunse in Aleppo[4]. Inviato in Persia, raggiunse il 20 settembre 1687 Bassora[5]; quindi il 19 gennaio 1688 Shiraz; tornò il 24 dicembre 1688 in Bassora come Visitatore Provinciale[6]. Vicario di Santa Maria dei Rimedi in Bassora[7]. Tornò poi in Ispahan, da cui nell’agosto 1691 partì per il timore della peste; venne nel 1693 a Bander Congo (Kung, oggi Band-e- Kong)[8]. Tornò nel 1711 a Venezia[9].

Morì l’8 dicembre 1711 in Venezia[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 239.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

P. Fra Marziale di San Paolino (Martialis a S. Paulino) OCD

Giovanni Battista Mazzucchelli nacque il 23 ottobre 1653  in Brescia[1].

Emise la profesione religiosa il 25 settembre 1670 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Inviato nel 1687 nel Peloponneso (Morea) come Superiore dei religiosi di Nauplia[4]. Dal Principe Girolamo Angelo Flavio Comneno, Gran Maestro del Sacro Ordine Costantinopolitano, creato Visitatore di tutte le Commende del detto Ordine[5].

Morì il 22 luglio 1687 in Nauplia (Morea) colpito dalla peste[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 70.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ferrari L., I Carmelitani Scalzi a Venezia: cenni storici, Venezia, Tipografia dell’Immacolata, 1882, pag. 17.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 70.

P. Fra Felice di Santa Teresa (Felix a S. Teresia) OCD

Marco Spinelli nacque il 25 aprile 1668  in Bassano Veneto (oggi Bassano del Grappa)[1].

Emise la profesione religiosa il 3 maggio 1685[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Inviato nel 1692 nel Peloponneso[4].

Morì il 30 settembre 1687 in Nauplia (Morea)[5].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 208.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

P. Fra Giovanni Antonio di San Francesco (Joannes Antonius a S. Francisco) OCD

Giovanni Battista De Porale nacque il 19 aprile 1652  in Brescia[1].

Emise la professione religiosa il 14 ottobre 1670 in Milano[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Inviato nel 1687 nel Peloponneso (Morea)[4].

Morì il 21 maggio 1687 in Nauplia (Morea) colpito dalla peste[5].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 267.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

P. Fra Giunipero di Santa Teresa (Juniperus a S. Teresia) OCD

Francesco Carrara nacque nel 1656  in Villa di Serio (Bergamo)[1].

Emise la profesione religiosa il 28 maggio 1673 in Milano[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Inviato nel Peloponneso[4].

Morì nel 1710 nel Canale di Corinto[5].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 43.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

P. Fra Bruno di Gesù (Bruno a Iesu) OCD

Giovanni Angelo Nichetti nacque il 18 aprile 1635 in Gattolino (Cremona)[1].

Emise la professione religiosa il 15 gennaio 1662 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Veneta[3].

Destinato agli studi presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Destinato nel 1670 alla Missione di Persia, ma rapito dai pirati presso Tripoli e trattenuto in prigionia, fu liberato dopo tredici mesi dalla Compagnia del Gonfalone di Bologna e riportato a Venezia[5]; nuovamente inviato nel 1672 al Monte Carmelo, dove condusse vita austerissima[6]. Tornò nel 1674 in Provincia; Priore di San Girolamo in Brescia; Priore di San Girolamo in Vicenza; eletto Provinciale della Provincia Veneta[7].

Morì l’8 gennaio 1696 in Venezia in odore di santità[8].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 94.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

P. Fra Germano di San Vincenzo (Germanus a S. Vincentio) OCD

Vincenzo Bovio nacque nel 1580 in Bologna da Andrea Bovio e Taddea Bianchini[1].

Vestì l’abito religioso il 17 marzo 1613 presso Santa Maria della Scala in Roma a trentaquattro anni di età[2]. Emise la professione religiosa il 23 marzo 1614 presso Santa Maria della Scala in Roma nelle mani di P. Fra Domenico di Gesù Maria, Priore di Santa Maria della Scala in Roma[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[4].

Inviato in Lombardia[5]. Residente presso l’Eremo di San Giovanni Battista in Varazze (1618)[6]. Tornato alla Provincia Lombarda, la promosse[7].

Eletto il 13 maggio 1628 dal Capitolo Provinciale di Lombardia radunato in Bologna in V Provinciale di Lombardia (1628-1631)[8]. Durante l’epidemia di peste del 1630, convocati i frati, propose la rischiosa missione della carità e fra i volontari scelse gli anziani, ma forti nel corpo[9].

Eletto il 16 ottobre 1631 in IV Definitore Generale della Congregazione d’Italia (1631-1632)[10]. Dal Capitolo Generale della Congregazione d’Italia eletto in IV Definitore Generale della Congregazione d’Italia (Bis, 1632-1635)[11].

Tornato alla Provincia Lombarda, promosse la fondazione veneziana[12].

Morì il 13 aprile 1646 in Venezia a sessanatasei anni di età[13].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 91.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Doveri C., Un patrizio milanese. Rinaldo Bascapè, carmelitano poco noto, in “Terra Ambrosiana”, n. XLII (2001), pag. 56.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 91.

[6] Ivi, pag. 92.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem; Doveri C., Un patrizio milanese. Rinaldo Bascapè, carmelitano poco noto, in “Terra Ambrosiana”, n. XLII (2001), pag. 56; Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Cenni storici, Milano, 1980, pag. 9.

[9] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 92.

[10] Ibidem; Doveri C., Un patrizio milanese. Rinaldo Bascapè, carmelitano poco noto, in “Terra Ambrosiana”, n. XLII (2001), pag. 56; Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Cenni storici, Milano, 1980, pag. 9; Eusebio ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pagg. 150-152.

[11] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 92; Doveri C., Un patrizio milanese. Rinaldo Bascapè, carmelitano poco noto, in “Terra Ambrosiana”, n. XLII (2001), pag. 56; Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Cenni storici, Milano, 1980, pag. 9; Eusebio ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pagg. 150-152, 170.

[12] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 92.

[13] Ivi, pagg. 91-92.

P. Fra Ireneo della Croce (Irenæus a Cruce) OCD

Giovanni Maria Manarutta nacque il 25 maggio 1627 in Trieste da Bernardo Manarutta e Veronica Franchi[1].

Vestì l’abito il 21 novembre 1649 presso SS. Carlo e Teresa in Milano; emise la Professione il 21 novembre 1650 presso SS. Carlo e Teresa in Milano[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, Provincia Lombarda[3].

Residente presso San Girolamo in Padova[4].

Morì il 4 marzo 1713 a ottantasei anni di età e sessantatré di vita religiosa[5].


[1] “L’Istria”, anno I, sabato 3 gennaio 1846, n. 1-2, pag. 16; Tomasin P., Vita di Giovanni Maria Manarutta, nell’Ordine dei Carmelitani Scalzi Fra Ireneo della Croce, primo scrittore della storia di Trieste, “Archeografo triestino”, IV (1877), pag. 333.

[2] “L’Istria”, anno I, sabato 3 gennaio 1846, n. 1-2, pag. 16; Tomasin P., Vita di Giovanni Maria Manarutta, nell’Ordine dei Carmelitani Scalzi Fra Ireneo della Croce, primo scrittore della storia di Trieste, “Archeografo triestino”, IV (1877), pag. 336.

[3] “L’Istria”, anno I, sabato 3 gennaio 1846, n. 1-2, pag. 16.

[4] Tomasin P., Vita di Giovanni Maria Manarutta, nell’Ordine dei Carmelitani Scalzi Fra Ireneo della Croce, primo scrittore della storia di Trieste, “Archeografo triestino”, IV (1877), pag. 337.

[5] Ivi, pag. 369. Sotterrato nella sepoltura dei Carmelitani Scalzi in Venezia al numero 5, poi traslato al numero 8, cfr. “L’Istria”, anno I, sabato 3 gennaio 1846, n. 1-2, pag. 16.