Maurilio Stabellini nacque il 20 dicembre 1777 in Ferrara[1].
Vestì l’abito religioso presso il convento dei Carmelitani dell’Antica Osservanza in Ferrara[2]. Sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani dell’Antica Osservanza[3].
Destinato al Collegio di Padova come Professore di Teologia[4]; inviato nel 1804 alla Missione di Bombay, dove giunse nel 1806[5]; residente nella Missione di Karwar (Canara) nel 1809[6]; residente nella Missione di Corga (Gran Mogol) nel 1810[7]; espulso dalla Missione di Corga, rimane in Bombay come parroco[8]; nel 1816 tornò in Italia[9]; da Sacra Congregazione di Propaganda Fide nel 1824 inviato nuovamente a Bombay e nominato Coadiutore del Vicario Apostolico di Bombay con il titolo di Vescovo di Doliche[10]; consacrato Vescovo di Doliche il 7 dicembre 1824 in Bombay[11].
Desideroso di aderire alla Riforma Teresiana, emise la Professione il 21 dicembre 1827 in Verapoly[12]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi[13].
Vicario Apostolico ad interim del Malabar (1828-1831)[14]; rinunciò all’ufficio e si ritirò nella Missione di Karwar, quindi nella Missione di Goa (1833) [15]; rientrò in Italia nel 1835[16]; residente presso San Gerolamo in Ferrara[17].
Morì il 21 gennaio 1857 in Ferrara[18].
[1] Alberto de la Virgen del Carmen, Historia de la reforma teresiana (1562-1962), Madrid, Editorial de Espiritualidad, 1968, pag. 489.
[16] Lombardi T., I Francescani a Ferrara, vol. II Il convento e la chiesa di Santo Spirito dei Frati minori, Bologna, s. e., 1974, pag. 183.
[17] Alberto de la Virgen del Carmen, Historia de la reforma teresiana (1562-1962), Madrid, Editorial de Espiritualidad, 1968, pag. 489.