P. Fra Agostino Maddalena dei Sacri Cuori (Augustinus Magdalena a SS. Cordibus) OCD

Ioannes Van Poppel nacque nel 1804 in Teteringen (Breda)[1].

Ordinato sacerdote il 4 settembre 1828[2].

Emise la professione religiosa nel 1832 in Ferrara[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, Provincia Flandro-Belga poi Romana[4].

Inviato nel 1832 con altri quattro soci in Belgio per restaurare la Provincia Flandro-Belga[5]. Recuperò il convento di Bruges; dal 1833 Vicario in Bruges; dal 1842 Primo Priore in Bruges; rinunciò nel 1843 all’ufficio[6]. Ascritto alla Provincia Romana, fu inviato alla Missione di Siria in Aleppo[7]. Chiese nel 1852 la facoltà di ritornare in Europa per la salute avversa, ma recuperata la salute rimase in Aleppo[8]. Tornò dopo diversi anni a Roma[9].

Morì il 1° dicembre 1864 presso Santa Maria della Scala in Roma[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 70.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ivi, pag. 71.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

P. Fra Paolo Maria di Sant’Alessio (Paulus Maria a S. Alexio) OCD

Nacque in Faenza[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Priore di Santa Maria del Monte Carmelo in Bologna (1671)[3]; Promotore della fondazione del Convento di San Gerolamo in Ferrara, inviato da P. Fra Adeodato dei Santi Pietro e Paolo, Provinciale[4]; Vice Provinciale della Provincia Lombarda (1687)[5].

Morì il 18 Novembre 1687 a sessantasei anni di età, annegando nel fiume Scrivia nel Piacentino, insieme a P. Fra Francesco Saverio di Santa Prassede[6].


[1] Magnani R. M., Vite de’ santi beati venerabili e servi di Dio della Città di Faenza, Faenza, Archi Impressor Vescovile Camerale e del S. Ufficio, 1741, pag. 351.

[2] Ibidem.

[3] Eusebio ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pagg. 315-316.

[4] Ibidem.

[5] Magnani R. M., Vite de’ santi beati venerabili e servi di Dio della Città di Faenza, Faenza, Archi Impressor Vescovile Camerale e del S. Ufficio, 1741, pag. 351.

[6] Ibidem.

P. Fra Maurilio di Santa Teresa OCD

Maurilio Stabellini nacque il 20 dicembre 1777 in Ferrara[1].

Vestì l’abito religioso presso il convento dei Carmelitani dell’Antica Osservanza in Ferrara[2]. Sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani dell’Antica Osservanza[3].

Destinato al Collegio di Padova come Professore di Teologia[4]; inviato nel 1804 alla Missione di Bombay, dove giunse nel 1806[5]; residente nella Missione di Karwar (Canara) nel 1809[6]; residente nella Missione di Corga (Gran Mogol) nel 1810[7]; espulso dalla Missione di Corga, rimane in Bombay come parroco[8]; nel 1816 tornò in Italia[9]; da Sacra Congregazione di Propaganda Fide nel 1824 inviato nuovamente a Bombay e nominato Coadiutore del Vicario Apostolico di Bombay con il titolo di Vescovo di Doliche[10]; consacrato Vescovo di Doliche il 7 dicembre 1824 in Bombay[11].

Desideroso di aderire alla Riforma Teresiana, emise la Professione il 21 dicembre 1827 in Verapoly[12]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi[13].

Vicario Apostolico ad interim del Malabar (1828-1831)[14]; rinunciò all’ufficio e si ritirò nella Missione di Karwar, quindi nella Missione di Goa (1833) [15]; rientrò in Italia nel 1835[16]; residente presso San Gerolamo in Ferrara[17].

Morì il 21 gennaio 1857 in Ferrara[18].


[1] Alberto de la Virgen del Carmen, Historia de la reforma teresiana (1562-1962), Madrid, Editorial de Espiritualidad, 1968, pag. 489.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

[11] Ibidem.

[12] Ibidem.

[13] Ibidem.

[14] Ibidem.

[15] Ibidem.

[16] Lombardi T., I Francescani a Ferrara, vol. II Il convento e la chiesa di Santo Spirito dei Frati minori, Bologna, s. e., 1974, pag. 183.

[17] Alberto de la Virgen del Carmen, Historia de la reforma teresiana (1562-1962), Madrid, Editorial de Espiritualidad, 1968, pag. 489.

Fra Barnaba di San Giuseppe OCD

Il Demoli nacque circa l’anno 1720[1].

Emise la Professione circa l’anno 1742[2]. Professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Conventuale presso San Girolamo in Ferrara, Santa Maria delle Grazie in Pavia, Deserto di Sant’Angelo Martire in Cuasso al Monte nel 1795, SS. Giuseppe e Teresa in Mantova nel 1795[4].


[1] Archivio di Stato di Milano (d’ora in poi ASMi), Atti di governo, Culto p. a., 1633, Carmelitani Scalzi, fasc. 2 Bologna, Amministrazione Generale del Provinciale dei Carmelitani Scalzi, che giustifica la condotta sua sul ricorso del Cittadino Barnaba Demoli suo Religioso; Ivi, Supplica di Fra Barnaba Carmelito. Scalzo.

[2] ASMi, Atti di governo, Culto p. a., 1633, Carmelitani Scalzi, fasc. 2 Bologna, Amministrazione Generale del Provinciale dei Carmelitani Scalzi, che giustifica la condotta sua sul ricorso del Cittadino Barnaba Demoli suo Religioso; Ivi, Supplica di Fra Barnaba Carmelito. Scalzo.

[3] ASMi, Atti di governo, Culto p. a., 1633, Carmelitani Scalzi, fasc. 2 Bologna, Amministrazione Generale del Provinciale dei Carmelitani Scalzi, che giustifica la condotta sua sul ricorso del Cittadino Barnaba Demoli suo Religioso.

[4] Ibidem.