P. Fra Domenico di Gesù Maria (Dominicus a Iesu Maria, alias “a. S. Maria”, Police) OCD

Il Police nacque circa il 1580 in Cremona[1].

Emise la professione religiosa il 16 maggio 1613 in Cremona[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Compagno di viaggio di P. Fra Vincenzo di San Francesco, Visitatore Generale, giunse nel maggio 1621 in Ispahan (Persia)[4]. Tradotto nel 1622 in carcere in Ispahan[5]. Inviato nel 1625 alla Residenza dei SS. Simone e Giuda in Shiraz[6].

Trasferito nel 1636 in India[7]. Priore di Goa (1640-1643)[8]. Vicario Provinciale delle Missioni di India e di Persia (1643-1646)[9]. Espulso nel 1643 da Goa, su ordine del Governo portoghese[10]. Venne nuovamente ad Ispahan[11].

Morì circa l’anno 1661 in Ispahan[12].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 17-18 (1935), pag. 182.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ivi, pagg. 182-183.

[11] Ivi, pag. 183.

[12] Ibidem.

P. Fra Innocenzo di Tutti i Santi (Innocentius ab Omnibus Sanctis) OCD

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[1].

Deputato nel 1732 alla Missione di Mahé (India) all’età di ventisette anni, giunse il 28 agosto 1733 in Mahé[2]. Inviato nel novembre 1733 a Verapoly[3].

Ritornò nel 1739 in Europa con due giovani, uno di Bombay (Mumbai) ed uno di Goa di stirpe brahmana per il Collegio Urbano di Propaganda Fide in Roma[4].

Morì nel settembre 1778 in Cremona[5].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 256.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

P. Fra Bartolomeo di San Filippo (Bartholomaeus a S. Philippo) OCD

Giacomo Antonio Origoni nacque nel 1591 presso Varese da Ascanio Origoni e Ursula Bizzozzeri, coniugi[1].

Portatosi a Roma, vestì l’abito religioso il 25 aprile 1613 presso Santa Maria della Scala in Roma a ventidue anni di età; compiuto il noviziato con P. Fra Simone di San Paolo, Maestro dei Novizi, emise la professione religiosa il 27 aprile 1614 presso Santa Maria della Scala in Roma nelle mani di P. Fra Ferdinando di Santa Maria, Preposito Generale[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Prelettore[4]; Priore dei SS. Carlo e Teresa (1623); Priore di Sant’Imerio in Cremona; Priore di Santa Maria del Monte Carmelo in Bologna (1628)[5]. Dal Capitolo Provinciale radunato in Milano il 6 maggio 1634 eletto in VII Provinciale di Lombardia (1634-1637)[6]. Nominato nell’agosto 1638 I Priore di Santa Teresa in Modena[7].

Morì il 26 dicembre 1638 presso Santa Teresa in Modena[8].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 95.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem; Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Cenni storici, Milano, 1980, pag. 10.

[7] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 95.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 294.

P. Fra Bartolomeo dello Spirito Santo (Bartholomaeus a Spiritu S.) OCD

Giacinto Torricelli nacque il 21 dicembre 1640 in Modena[1].

Emise la professione religiosa il 30 aprile 1656 in Modena[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Lettore di Teologia presso Sant’Imerio in Cremona[4]; Lettore di Teologia presso Santa Maria del Monte Carmelo in Bologna[5]; Lettore di Teologia presso il Seminario delle Missioni di San Pancrazio in Roma (approbatus 23. XI. 1671)[6]. Da Sacra Congregazione di Propaganda Fide nominato Prefetto della Missione della Serra Malabarica (1675)[7], giunse il 22 aprile 1676 presso Rapolim (oggi Edappally) in Malabar[8].

Morì l’1 Febbraio 1680 in Mattancherry[9]. La salma il I novembre 1681 fu traslata presso la Chiesa di San Giuseppe in Verapoly[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 534; De Ghantuz Cubbe M., La singolare vicenda di P. Matteo di S. Giuseppe, in Fasana E. e Sorge G. (a cura di), India tra Occidente ed Oriente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI-XVIII, Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pag. 147.

[2] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77.

[3] Ibidem; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 534.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77; De Ghantuz Cubbe M., La singolare vicenda di P. Matteo di S. Giuseppe, in Fasana E. e Sorge G. (a cura di), India tra Occidente ed Oriente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI-XVIII, Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pag. 105.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77; De Ghantuz Cubbe M., La singolare vicenda di P. Matteo di S. Giuseppe, in Fasana E. e Sorge G. (a cura di), India tra Occidente ed Oriente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI-XVIII, Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pag. 105.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77; De Ghantuz Cubbe M., La singolare vicenda di P. Matteo di S. Giuseppe, in Fasana E. e Sorge G. (a cura di), India tra Occidente ed Oriente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI-XVIII, Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pag. 105.

[7] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77; De Ghantuz Cubbe M., La singolare vicenda di P. Matteo di S. Giuseppe, in Fasana E. e Sorge G. (a cura di), India tra Occidente ed Oriente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI-XVIII, Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pag. 108.

[8] “Analecta Ordinis carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 76; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77.

[9] Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 534; ; De Ghantuz Cubbe M., La singolare vicenda di P. Matteo di S. Giuseppe, in Fasana E. e Sorge G. (a cura di), India tra Occidente ed Oriente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI-XVIII, Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pag. 147; Pallipurrathkunnel T., A double regime in the Malabar Church, 1663-1716, Pontifical Institutte of Theology and Philosophy, Alwaye, 1982, pag. 21 nota 64.

[10] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 77.

P. Fra Lawrence of Saint Teresa (Laurentius a Sancta Theresia) OCD

Nacque in Drogheda (Irlanda) da genitori cattolici[1].

Inviato per gli studi presso il Collegio della Provincia di Aquitania (Francia)[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Irlandese[3].

Destinato agli studi presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]; difesa pubblicamente la tesi nel 1650, fu destinato all’insegnamento ed affiliato alla Provincia Lombarda[5]. Lettore presso Santa Maria del monte Carmelo in Bologna; Lettore presso Sant’Imerio in Cremona;  Definitore Provinciale; Rettore del Seminario delle Missioni di San Pancrazio in Roma[6].

Morì in Roma nel 1670 all’età di quarantaquattro anni[7].


[1] Patrick of St. Joseph, Carmel in Ireland: a Narrative of the Irish Province of Teresian, or Discalced Carmelites. A. D. 1625-1896, Dublino, Sealy Bryers and Walker – M. H. Gill & Son, 1903, pag. 110.

[2] Patrick of St. Joseph, Carmel in Ireland: a Narrative of the Irish Province of Teresian, or Discalced Carmelites. A. D. 1625-1896, Dublino, Sealy Bryers and Walker – M. H. Gill & Son, 1903, pag. 111.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

P. Fra Antonio Francesco di San Jacopo OCD

Pavese[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Prelettore presso Santa Maria del Monte Carmelo in Bologna; Prelettore presso Sant’Imerio in Cremona; Prelettore presso B. V. Maria delle Laste in Trento; Prelettore presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[3].

Morì nel 1695 in Bologna[4].


[1] Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 42.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

P. Fra Innocenzo di San Vincenzo (Innocentius a S. Vincentio) OCD

Vincenzo Torresina nacque nel 1580 in Cremona da Giovanni Battista Torresina e Camilla Flamini[1].

Emise la professione il 6 gennaio 1605 presso Santa Maria della Scala in Roma[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Prelettore; Priore[4]. Dal Capitolo Provinciale radunato in Milano il 16 aprile 1625 eletto in IV Provinciale di Lombardia (1625-1628)[5]. Fondatore di Santa Teresa in Piacenza il 16 giugno 1627[6].

Morì il 24 giugno 1630 in Cremona colpito dalla peste[7].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 293.

[2] Ivi, pagg. 293-294.

[3] Ivi, pag. 293.

[4] Ivi, pag. 294.

[5] Ibidem; Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Cenni storici, Milano, 1980, pag. 9.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 294.

[7] Ibidem.

P. Fra Simone di San Paolo (Simon a S. Paulo, Franciosio ) OCD

Paolo Franciosio nacque il 5 settembre 1572 in Volterra da Francesco Franciosio e Catarina Pisilia[1].

Vestì l’abito religioso nel 1604 presso Santa Maria della Scala in Roma sotto la guida di P. Fra Giovanni di Gesù Maria, lasciando la professione di medico[2]; emise la professione solenne il 12 aprile 1605 presso Santa Maria della Scala in Roma nella mani di P. Fra Ferdinando di Santa Maria, Preposito Generale[3]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[4].

Studente di Teologia presso Sant’Anna in Genova[5]; Maestro dei Novizi presso Sant’Imerio in Cremona (1609)[6]; Maestro dei Novizi presso Santa Maria della Scala in Roma (1611-1617)[7]; Priore di SS. Carlo e Teresa in Milano[8]; Definitore Provinciale di Lombardia[9]; eletto dal Capitolo Provinciale di Lombardia radunato in Bologna il 15 aprile 1622 in Provinciale[10].

Morì il 4 settembre 1622 in Milano mentre rivestiva l’ufficio di Provinciale[11].


[1] Memorie per servire all’istoria letteraria, tomo I, Venezia, Pietro Valvasense, 1753, pag. 59; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[2] Memorie per servire all’istoria letteraria, tomo I, Venezia, Pietro Valvasense, 1753, pag. 59; Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 358; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[3] Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 358; Ildephonsum a S. Aloysio, Ven. patris fratris Johannis a Jesu Maria carmelitae excalceati calaguritani Opera omnia, tomo I, Firenze, Typis Johannis Baptistae Stecchj, et Antonj Josephhi pagani, 1771, pag. XIV; Philippus a Sanctissima Trinitate, Historia Carmelitani Ordinis, Lione, Antoniuu Iullieron & Antonii Baret, 1656, pag. 647; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[4] Memorie per servire all’istoria letteraria, tomo I, Venezia, Pietro Valvasense, 1753, pag. 59.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[6] Ibidem.

[7] Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 358; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[8] Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 358; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[9] Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 358; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[10] Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Cenni storici, Milano, Pro manuscripto, 1980, pag. 9; Memorie per servire all’istoria letteraria, tomo I, Venezia, Pietro Valvasense, 1753, pag. 59; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 8-9 (1933), pag. 297.

[11] Il Capitolo provinciale intermedio elesse P. Fra Anastasio di San Giovanni Battista in Provinciale, cfr. Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Ceni storici, Milano, Pro manuscripto, 1980, pag. 9; Martialem a S. Joanne Baptista, Bibliotheca scriptorum utriusque Congregationis et sexus Carmelitarum Excalceatorum. Collecta et digesta, Bordeaux, Petri Sejourne’, 1730, pag. 359.

P. Fra Giuseppe Angelo della Natività della B. V. Maria OCD

Nacque nel 1659 in Milano[1].

Vestì l’abito religioso il 25 dicembre 1675[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Priore di San Tommaso e Santa Maria Maddalena in Faenza, Priore di Sant’Anna in Alessandria della Paglia[4].

Morì il 14 settembre 1724 presso Sant’Imerio in Cremona[5].


[1] Bibliotheca carmelitana, tomo II, Orléans, J. Rouzeau-Montaut & M. Couret de Villeneuve, 1752, pag. 151.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

Giovanni Sironi

Giovanni Sironi nacque in Giussano Milanese[1].

Terziario non professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, Provincia Lombarda[2].

Residente presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[3].


[1] Archivio di Stato di Milano (d’ora in poi ASMi), Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Ruolo degli Individui componenti il Convento di S. Imerio in Cremona.

[2] Ibidem.

[3] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo.

Fra Serafino di San Giuseppe OCD

Giacomo Antonio Antoniazzi nacque il 22 settembre 1738 in Cortetano Cremonese (oggi Sesto ed Uniti)[1].

Vestì l’abito religioso presso San Carlo in Milano; emise la Professione presso San Carlo in Milano[2]. Laico professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Conventuale presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[4].


[1] Archivio di Stato di Milano (d’ora in poi ASMi), Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Ruolo degli Individui componenti il Convento di S. Imerio in Cremona.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo.

P. Fra Emanuele di San Carlo OCD

Carl’Antonio Francesco Somalvico nacque il 5 novembre 1738 in Como[1].

Vestì l’abito religioso presso San Carlo in Milano; emise la Professione presso San Carlo in Milano[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Preposito Generale della Provincia Lombardo Austriaca di San Carlo (1785-1788)[4]; Conventuale presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[5] e nel 1805[6]; Confessore e Predicatore presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[7].


[1] Archivio di Stato di Milano (d’ora in poi ASMi), Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Ruolo degli Individui componenti il Convento di S. Imerio in Cremona.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4]  Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Provincia Lombarda, Milano, Pro manuscripto, 1980, pag. 19.

[5] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo

[6] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Procura 3 marzo 1805.

[7] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo.

P. Fra Nazario di San Clemente OCD

Omobono Alessandro Sacchi nacque il 10 settembre 1764 in Cremona[1].

Vestì l’abito religioso nel 1780 presso San Carlo in Milano; emise la Professione nel 1781 presso Sant’Angelo in Cuasso al Monte[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Conventuale presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[4] e nel 1805[5]; Confessore presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[6].


[1] Archivio di Stato di Milano (d’ora in poi ASMi), Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Ruolo degli Individui componenti il Convento di S. Imerio in Cremona.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo.

[5] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Procura 3 marzo 1805.

[6] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo.

P. Fra Romualdo di Sant’Antonio OCD

Angelo Maria Somma nacque il 7 ottobre 1751 in Milano[1].

Vestì l’abito religioso nel 1769 presso Santa Teresa in Modena; emise la Professione nel 1770 Santa Teresa in Modena[2]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Conventuale presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[4] e nel 1805[5]; Confessore presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[6].


[1] Archivio di Stato di Milano (d’ora in poi ASMi), Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Ruolo degli Individui componenti il Convento di S. Imerio in Cremona.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo

[5] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Procura 3 marzo 1805.

[6] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo.

P. Fra Riccardo di Sant’Ambrogio OCD

Gioachimo Melchiorre Somma  nacque il 17 settembre 1741 in Milano[1].

Vestì l’abito religioso nel 1764 presso San Carlo in Milano[2]; emise la Professione nel 1765 in Milano[3]. Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[4].

Residente presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[5]; Confessore presso Sant’Imerio in Cremona nel 1797[6].


[1] Archivio di Stato di Milano (d’ora in poi ASMi), Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, Ruolo degli Individui componenti il Convento di S. Imerio in Cremona.

[2] Ibidem.

[3] Non è chiaro dove emise  la professione, cfr. Ibidem.

[4] Ibidem. E’ riportato nel gruppo dei «Sacerdoti Milanesi venuti dalla Romagna, che spettavano a quella Provincia, e ricevuti in questo n’ro Convento, come ospiti in semplice deposito, finchè si potranno alimentare», forse in riferimento alla Provincia di Sant’Angelo Martire di Lombardia che nel 1781 dovette dividersi dalla Provincia Lombardo-Austriaca di San Carlo eretta nel 1791, cfr. ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo; Vitali Giulio, Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi. Provincia Lombarda, Milano, Pro manuscripto, 1980, pag. 19.

[5] ASMi, Amministrazione Fondo di religione, 1781 Convento Sant’Imerio dei Carmelitani Scalzi in Cremona, fasc. 3 Bilanci e stati, 1797 Stato attivo e passivo.

[6] Ibidem.