Luigi Pianazzi nacque il 3 dicembre 1743 in Muro Scopa (oggi Muro di Scopa, Provincia di Vercelli)[1].
Emise la professione religiosa il 10 gennaio 1762 in Roma[2].
Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Romana[3].
Deputato il 30 luglio 1771 alla Missione del Malabar, giunse il 7 febbraio 1773 in Verapoly[4]. Da Sacra Congregazione di Propaganda Fide inviato il 16 giugno 1777 alla Missione di Mayssur e Madurè[5]. Tornò nel 1781 in Malabar[6]. Da papa Pio VI eletto il 30 marzo 1784 Vescovo di Usula in partibus infidelium e nominato Vicario Apostolico del Malabar[7]; consacrato il 25 settembre 1785 Vescovo di Usula in Pondicherry[8]. Assunse il 10 febbraio 1787 il governo del Vicariato[9].
Morì il 2 aprile 1808 in Verapoly[10]. Fu sepolto nella Chiesa di San Giuseppe in Verapoly[11].
[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 36.
[2] Ibidem.
[3] Ibidem.
[4] Ibidem.
[5] Ibidem.
[6] Ibidem.
[7] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 46; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 36.
[8] Ibidem.
[9] Ibidem.
[10] Ibidem.
[11] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 47.