P. Fra Valerio di San Giuseppe (Valerius a S. Ioseph, Landriano) OCD

Ioseph Landriano nacque circa il 1626 in Campa (Milano)[1].

Emise la professione religiosa il 24 maggio 1642 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Inviato nel 1657 in Persia, vi giunse nel 1658[4]. Nel 1663 fu in Tatta (India; oggi Thatta [Pakistan], Urdu: ٹهٹهہ‎, Sindhi: ٺٽو). Eletto in Procuratore della Missione al Capitolo Generale del 1668, partì il 15 novembre 1668 da Goa[5]. Inviato nuovamente in Oriente, partì il 21 maggio 1671 da Roma, giunse il 27 maggio 1672 a Bassora[6]. Si portò il 25 dicembre 1672 a Bander-Congo (vel Kung, oggi Band-e- Kong)[7].

Morì il 22 agosto 1674 in Bander-Congo[8].


[1] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 123.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

P. Fra Maurizio di Santa Teresa (Mauritius a S. Teresia, Baistrocchi) OCD

Antonio Baistrocchi (vel Baistrocchio) nacque il 19 agosto 1662 in Parma[1].

Vestì l’abito religioso in Milano[2]. Emise la professione religiosa nel 1679 in Milano[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[4].

Inviato nel Peloponneso[5]. Richiamato a Roma, si portò in Provinciam nella speranza di una nuova peregrinazione in terra missionaria[6]. Priore di SS. Giuseppe e Teresa in Mantova[7].

In ragione della continua petizione missionaria, i Superiori della Provincia lo scelsero nel 1706 per la Missione del Gran Mogol[8].

Eletto il 12 maggio 1708 in Vescovo di Anastasiopoli in partibus infidelium e costituito Vicario Apostolico del Gran Mogol[9]. Introdusse nel 1718 i Carmelitani Scalzi nell’Isola di Bombay[10].

Morì il 14 febbraio 1726 presso i Cappuccini in Surat[11].


[1] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 477; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 85.

[2] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 477.

[3] Ibidem. Emise la professione religiosa l’8 novembre 1678 in Milano secondo “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 85.

[4] Ibidem.

[5] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 477; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 85.

[6] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 477.

[7] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 85.

[8] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 477; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 85.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

[11] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pagg. 477, 480. Morì il 14 maggio 1726 in Surat secondo “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 85.

P. Fra Amanzio della Purificazione (Amantius a Purificatione) OCD

Nacque circa l’anno 1697 in Como[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Inviato il 5 maggio 1732 all’Isola di Bombay, vi giunse nell’aprile 1734[3]. Ritornò nel 1745 in Europa[4].

Vice Rettore del Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[5].

Morì il 23 novembre 1746 presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 41.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

P. Fra Ferdinando di San Carlo (Ferdinandus a S. Carolo) OCD

Paolo Fontana nacque l’8 ottobre 1739 in Milano[1].

Emise la professione il 9 ottobre 1757[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Missionario in Aleppo (Siria)[4]. Dal 1773 in Bassora (Mesopotamia)[5]. Si portò nell’ottobre 1777 in India, quindi nell’Impero della Cina, donde ritornò in Bassora[6].

Morì il 5 giugno 1780 in Bassora[7].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 208.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

P. Fra Onofrio di San Matteo (Honuphrius a S. Matthaeo) OCD

Lucrezio Sassatelli nacque nel 1596 in Imola da Alessandro Sassatelli e Emilia Veneri[1].

Vestì l’abito religioso il 21 settembre 1616 presso Santa Maria della Scala in Roma, compiendo il noviziato parte nell’Urbe, parte presso San Silvestro Tuscolano in Montecompatri, sotto la guida di p. Fra Simone di San Paolo, Maestro dei Novizi[2]. Emise la professione religiosa il 28 ottobre 1617 presso San Silvestro in Tuscolano in Montecompatri nelle mani di P. Fra Salvatore di Santa Maria (Salvator a S. Maria), Priore di San Silvestro in Tuscolano in Montecompatri[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[4].

Morì il 28 settembre 1660 in Como a sessantacinque anni di età[5].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 36.

[2] Ivi, pag. 37.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

P. Fra Domenico Ambrogio della Concezione (Dominicus Ambrosius a Conceptione) OCD

Jacopo Ricci nacque nel 1593 in Fontana (oggi Fontanelice), Diocesi di Imola, da Vincenzo Ricci e Caterina Capomauri[1].

Vestì l’abito religioso l’8 dicembre 1623 presso San Silvestro in Tuscolano in Moncecompatri[2]. Emise la professione religiosa l’8 dicembre 1624 presso San Silvestro in Tuscolano in Montecompatri nelle mani di P. Fra Bonifacio della Madre di Dio (Bonifacius a Matre Dei), Vicario di San Silvestro in Tuscolano in Montecompatri e Maestro dei Novizi[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[4].

Tornato in Provincia Lombarda[5].

Morì nel mese di giuno 1633 in Pavia[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

P. Fra Giuseppe Felice di Santa Maria (Joseph Felix a S. Maria, alias “a S. Teresia”) OCD

Nacque circa il 1685 in Bologna[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Depuatao il 19 agosto 1709 alla Missione del Gran Mogol[3]. Dopo la morte di P. Fra Filippo della Concezione (Philippus a Conceptione) dal Vicario Apostolico del Gran Mogol inviato nel 1711 a Delhi[4]. Fu nel 1714 in Surat[5].

Morì nel 1720 nella Missione del Gran Mogol[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 37.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

P. Fra Giovanni Maria di San Tommaso (Joannes Maria a S. Thoma) OCD

Giuseppe Antonio Albertini  nacque in Pavia[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[3].

Inviato nel 1759 alla Missione di Coblon presso la costa del Coromandel, dove rimase dal 1760 al 1782[4].

Da Papa Pio VI eletto il 23 dicembre 1780 con il breve “Cum officium Vicarii” in Vescovo di Castoria (Castoriensis) in partibus infidelium e costituito Vicario Apostolico del Malabar[5].

Morì nel novembre 1782 presso i Frati Cappuccini in Madras prima della consacrazione episcopale e fu sepolto nella chiesa dei Frati Cappuccini[6].


[1] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 45; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 201.

[2] Paulinus a S. Bartholomæo, India orientalis cristiana, Roma, Typis Salomonianis, 1794, pag. 82.

[3] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 45.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 23.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 191; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 23.

[6] Ibidem; Paulinus a S. Bartholomæo, India orientalis cristiana, Roma, Typis Salomonianis, 1794, pag. 82. Morì il 30 novembre 1783 presso i Frati Cappuccini in Madras, cfr. Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 45.

P. Fra Domenico di Gesù Maria (Dominicus a Iesu Maria, alias “a. S. Maria”, Police) OCD

Il Police nacque circa il 1580 in Cremona[1].

Emise la professione religiosa il 16 maggio 1613 in Cremona[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[3].

Compagno di viaggio di P. Fra Vincenzo di San Francesco, Visitatore Generale, giunse nel maggio 1621 in Ispahan (Persia)[4]. Tradotto nel 1622 in carcere in Ispahan[5]. Inviato nel 1625 alla Residenza dei SS. Simone e Giuda in Shiraz[6].

Trasferito nel 1636 in India[7]. Priore di Goa (1640-1643)[8]. Vicario Provinciale delle Missioni di India e di Persia (1643-1646)[9]. Espulso nel 1643 da Goa, su ordine del Governo portoghese[10]. Venne nuovamente ad Ispahan[11].

Morì circa l’anno 1661 in Ispahan[12].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 17-18 (1935), pag. 182.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ivi, pagg. 182-183.

[11] Ivi, pag. 183.

[12] Ibidem.

P. Fra Innocenzo di Tutti i Santi (Innocentius ab Omnibus Sanctis) OCD

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[1].

Deputato nel 1732 alla Missione di Mahé (India) all’età di ventisette anni, giunse il 28 agosto 1733 in Mahé[2]. Inviato nel novembre 1733 a Verapoly[3].

Ritornò nel 1739 in Europa con due giovani, uno di Bombay (Mumbai) ed uno di Goa di stirpe brahmana per il Collegio Urbano di Propaganda Fide in Roma[4].

Morì nel settembre 1778 in Cremona[5].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 256.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

P. Fra Geminiano di Sant’Ottavia (Geminianus a S. Octavia) OCD

Nacque circa il 1702 in Modena[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Deputato nel 1735 alla Missione di Mahé (India) all’età di trenta anni, giunse il 28 agosto 1733 in Mahé[3]. Trasferito nell’ottobre 1733 a Verapoly, vi rimase sino a febbraio del 1735[4]. Nuovamente in Mahé (1735-1741)[5].

Ritornò nel 1741 in Europa[6]. Inviato nuovamente nel 1742 in Malabar, giunse nel novembre 1743 a Vaerapoly[7]. Vicario Generale del Vescovo (1748-1752)[8].

Ritornò ancora nel 1752 a Roma per la causa delle missioni[9]. Tornò di nuovo il 1° agosto 1754 alle missioni[10]. Tornato il 3 dicembre 1762 a causa della malattia[11].

Morì nel 1763 in mare presso l’Isola di Corfù e fu sepolto presso i Francescani di Cefalonia[12].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 227.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

[11] Ibidem.

[12] Ibidem.

P. Fra Eutimio di San Geronimo (Euthimyus a S. Hieronymo) OCD

Carlo Francesco Massina nacque il 28 ottobre 1655 in Milano[1].

Emise la Professione il 6 marzo 1672 in Milano[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Parigina[3].

Morì il 25 aprile 1708 in Parigi a cinquantatre anni di età e trentasette di professione, mentre rivestiva l’incarico di Confessore di Agostino Cusano, Nunzio Apostolico presso Ludovico XIV, Re di Francia[4].


[1] Necrologium Carmelitarum Discalceatorum Provinciæ Parisiensis. A Monasteriorum fundatione in Gallis ad annum 1718, Parigi, Typographia Joannis-Baptistae Coignard, 1718, pagg. 103-104.

[2] Ivi, pag. 104.

[3] Ibidem, pag. 104.

[4] Ivi, pagg. 103-104.

Fra Cipriano del Salvatore (Cyprianus a Salvatore) OCD

Salvatore Simonelli nacque il 17 febbraio 1580 in Roccalbegna (anticamente Diocesi di Sovana, oggi Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello) da Domenico Simonelli e Leonzia Varrulchiosi[1].

Emise la professione religiosa il 29 settembre 1605 presso Santa Maria della Scala in Roma[2].

Professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi[3].

Obiit in Lombardia, cioè il 23 dicembre 1630 in Milano all’età di cinquanta anni e venticinque anni di professione[4].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 8-9 (1933), pag. 72.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ivi, pag. 73.

P. Fra Agostino Maddalena dei Sacri Cuori (Augustinus Magdalena a SS. Cordibus) OCD

Ioannes Van Poppel nacque nel 1804 in Teteringen (Breda)[1].

Ordinato sacerdote il 4 settembre 1828[2].

Emise la professione religiosa nel 1832 in Ferrara[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, Provincia Flandro-Belga poi Romana[4].

Inviato nel 1832 con altri quattro soci in Belgio per restaurare la Provincia Flandro-Belga[5]. Recuperò il convento di Bruges; dal 1833 Vicario in Bruges; dal 1842 Primo Priore in Bruges; rinunciò nel 1843 all’ufficio[6]. Ascritto alla Provincia Romana, fu inviato alla Missione di Siria in Aleppo[7]. Chiese nel 1852 la facoltà di ritornare in Europa per la salute avversa, ma recuperata la salute rimase in Aleppo[8]. Tornò dopo diversi anni a Roma[9].

Morì il 1° dicembre 1864 presso Santa Maria della Scala in Roma[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 70.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ivi, pag. 71.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

P. Fra Vincenzo di Santa Cecilia (Vincentius a S. Caecilia) OCD

Giovanni Galeazzo Fava nacque nel 1589 da Ludovico Fava e Giulia Gessi, bolognesi, coniugi[1].

Desiderano divenire carmelitano scalzo, si portò a Roma[2]. Ricevette l’abito religioso il 25 novembre 1615[3]; compiuto il noviziato con P. Fra Simone di San Paolo, Maestro dei Novizi, emise la professione religiosa presso Santa Maria della Scala nelle mani di P. Fra Domenico di Gesù Maria, Vicario di Santa Maria della Scala in Roma[4].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[5].

Morì il 12 aprile 1624 in Pavia[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum” voll. 10-11 (1935), pag. 206.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.