Geronimo De Sebastienis (vel Sebastiani) nacque il 21 febbraio 1623 in Caprarola (Viterbo, allora nello Stato Pontificio)[1].
Emise la professione religiosa il 3 marzo 1641 in Roma[2].
Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Romana[3].
Studiò Filosofia e Teologia presso il Collegium Gracensi (Graz, Provincia Austriaca della Congregazione d’Italia) [4]. Ordinato sacerdote, ritornò nel 1651 in suam provinciam[5]. Docente di Teologia in suam provinciam[6]. Inviato il 24 gennaio 1656 in Malabar con P. Fra Giacinto di San Vincenzo (Hyacintho a S. Vincentio, Cattini), pur per altera via, a risolvere lo scisma dei Cristiani si San Tommaso, giunse il 22 febbraio 1657 alla Serra Malabarica[7]. Condotte più riunioni, riportò all’obbedienza 32 chiese scismatiche[8]. Tornò il 22 febbraio 1659 a Roma[9].
Eletto il 14 febbraio 1659 in Vescovo di Ierapoli in partibus infidelium e nominato Commissario Apostolico ed Amministratore Apostolico della Chiesa del Malabar[10]. Inviato in Malabar, lasciò il 7 febbraio 1660 Roma, giunse il 14 maggio 1661 in Cochin (oggi Kochi)[11]. Espugnata Cochin nel gennaio 1663 dagli Olandesi, fu imprigionato e Alexandre de Campo fu consacrato Vescovo di Megara (31 gennaio 1663) e costituito Vicario Apostolico della Serra Malabarica; lasciò il 20 gennaio 1664 il Malabar imbarcandosi su una nave diretta a Goa, ritornò il 6 maggio 1665 a Roma[12]. Costituito il 2 luglio 1666 in Visitatore Apostolico per le isole del Mare Egeo, compiuta la visita, tornò nel luglio 1667 a Roma[13]. Rinunciò il 22 agosto 1667 alla Diocesi di Bisignano[14]; trasferito l’8 ottobre 1672 alla Diocesi di Città di Castello[15].
Morì il 15 ottobre 1689 in Città di Castello[16].