P. Fra Sebastiano di Santa Margherita (Sebastianus a S. Margarita) OCD

Marco Antonio Piacentini nacque il 3 settembre 1713 in San Sebastiano (Diocesi di Ivrea)[1].

Emise la professione religiosa il 19 ottobre 1732[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Inviato nel 1741 in Persia[5].

Da Papa Benedetto XIV eletto il 15 marzo 1750 in Vescovo di Ispahan[6]. Consacrato Vescovo di Ispahan il 16 aprile 1752 da Emmanuele di Sant’Alberto, Vescovo di Babilonia (Baghdad)[7].

Da Papa Benedetto XIV nominato il 1° settembre 1755 in Vicario Apostolico presso i regni dell’Idalcan, della Golgonda e del Gran Mogol[8].

Morì il 22 giugno 1755 in Bassora[9].


[1] Ritzler R., e Sefrin P., Hierarchia catholica medii aevi: 1730-1799, vol. VI A pontificatu Clementis Pp. XII (1730) usque ad pontificatum Pii Pp. VI (1799), Padova, Il Messaggero di Sant’Antonio, 1958, pag. 102; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 502.

[2] Ritzler R., e Sefrin P., Hierarchia catholica medii aevi: 1730-1799, vol. VI A pontificatu Clementis Pp. XII (1730) usque ad pontificatum Pii Pp. VI (1799), Padova, Il Messaggero di Sant’Antonio, 1958, pag. 102; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 502.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 191.

[7] Ritzler R., e Sefrin P., Hierarchia catholica medii aevi: 1730-1799, vol. VI A pontificatu Clementis Pp. XII (1730) usque ad pontificatum Pii Pp. VI (1799), Padova, Il Messaggero di Sant’Antonio, 1958, pag. 102.

[8] Ibidem; Fortes A., Las misiones del Carmelo Teresiano, 1584-1799: documentos del Archivio General de Roma, Institutum Historicum Teresianum, Roma, 2001, pag. 503.

[9] Ibidem.

P. Fra Pietro Alcantara della SS. Trinità (Petrus Alcantara a SS. Trinitate) OCD

Pietro Maurizio Gagna nacque il 22 settembre 1689 in Cherasco[1].

Emise la professione religiosa il 2 giugni 1707 in Mondovì[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Dal 1715 studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Deputato il 5 luglio 1717 alla Missione del Gran Mogol, giunse il 25 marzo 1718 in Bassora ed il 15 gennaio 1719 in Bombay[5].

Costituito il 3 febbraio 1728 Vicario Apostolico del Gran Molgol[6].

Morì il 3 novembre 1744 in Bombay[7].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 107.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4]Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1941, pag. 181.

[7] Ibidem.

P. Fra Amanzio della Purificazione (Amantius a Purificatione) OCD

Nacque circa l’anno 1697 in Como[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Inviato il 5 maggio 1732 all’Isola di Bombay, vi giunse nell’aprile 1734[3]. Ritornò nel 1745 in Europa[4].

Vice Rettore del Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[5].

Morì il 23 novembre 1746 presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 41.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

P. Fra Giovanni Maria di San Tommaso (Joannes Maria a S. Thoma) OCD

Giuseppe Antonio Albertini  nacque in Pavia[1].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Lombarda[2].

Studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[3].

Inviato nel 1759 alla Missione di Coblon presso la costa del Coromandel, dove rimase dal 1760 al 1782[4].

Da Papa Pio VI eletto il 23 dicembre 1780 con il breve “Cum officium Vicarii” in Vescovo di Castoria (Castoriensis) in partibus infidelium e costituito Vicario Apostolico del Malabar[5].

Morì nel novembre 1782 presso i Frati Cappuccini in Madras prima della consacrazione episcopale e fu sepolto nella chiesa dei Frati Cappuccini[6].


[1] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 45; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 201.

[2] Paulinus a S. Bartholomæo, India orientalis cristiana, Roma, Typis Salomonianis, 1794, pag. 82.

[3] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 45.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 23.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 191; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 23.

[6] Ibidem; Paulinus a S. Bartholomæo, India orientalis cristiana, Roma, Typis Salomonianis, 1794, pag. 82. Morì il 30 novembre 1783 presso i Frati Cappuccini in Madras, cfr. Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 45.

P. Fra Domenico di San Giovanni della Croce (Dominicus a S. Joanne a Cruce) OCD

Giovanni Battista Zuccarelli nacque il 23 aprile 1688 in Chiusa di Pesio (Diocesi di Mondovì)[1].

Emise la professione religiosa il 15 dicembre 1709 in Mondovì[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Dal 1719 studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Inviato nel 1721 nella Missione del Malabar[5]. Fondò nel 1723 la Missione di Mahé (Malayalam: Mayyazhi)[6]. Tornò nel 1736 a Verapoly[7].

Morì il 18 marzo 1736 in Verapoly[8].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 89 nota 1.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

P. Fra Cirillo di Santa Teresa (Cyrillus a S. Teresia) OCD

Secondo Marello nacque il 26 giugno 1817 in Antignano (Asti)[1].

Emise la professione religiosa il 14 marzo 1835 presso San Giuseppe in Asti[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Deputato alla Missione di Bombay (Mumbai), raggiunse l’8 maggio 1841 Bombay[4]. Residente presso la Chiesa della B. V. Maria della Salvezza in Mahim, fu inviato alla Missione di Karwar (seu Sunkery), dove rimase sino al 1851[5].

Tornò in Italia nel marzo 1851[6]. Fu poi Lettore presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[7].

Morì nel mese di maggio 1874 in Asti[8].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 172.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

P. Fra Urbano di Sant’Eliseo (Urbanus a S. Eliseo) OCD

Damiano Patriti nacque il 19 aprile 1687 in San Damiano d’Asti[1].

Emise la professione religiosa il 14 giugno 1706[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Inviato nel 1715 in Persia, giunse nel giugno 1706 in Bassora[5]. Da Bassora venne nel marzo 1717 a Shiraz, da lì tornò il 2 maggio 1718 a Bassora, da lì nel 1722 a Bandar Abbas, e da lì tornò nuovamente il 6 6 marzo 1725 a Bassora[6].

Vicario Provinciale Missione di Persia (1726-1731)[7]. Partito il 12 gennaio 1728 per Bassora, giunse il 13 agosto 1728 a Ispahan[8]. Negli anni seguenti realizzò la visita canonica alle case di Shiraz, Bandar Abbas e Bassora[9].

Vicario Provinciale Missione di Persia (Bis, 1738-1745)[10]. Fondò nel 1744 una nuova missione in Bushir, aprendo una casa ed una chiesa per i cristiani privi di qualsiasi conforto religioso. Fondò anche nel 1755 una missione sull’Isola di Karek (vel Kharg)[11].

Morì il 26 maggio 1755 sull’Isola di Karek in concetto di santità «ob raras ipsius virtutes ab omnibus aestimatissimus, ita ut Gubernator illius insulae D. Baro de Kniphausen ipsemet in venerationis illius signum sepulchrum ei praeparaverit pulcherrimum»[12].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 185.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Ibidem.

[10] Ibidem.

[11] Ibidem.

[12] Ibidem.

P. Fra Giovanni Battista Maria di Santa Teresa (Joannes Baptista Maria a S. Teresia) OCD

Giovanni Battista Morteo (alias Multedo) nacque il 6 ottobre 1673 in Alassio (Diocesi di Albenga)[1].

Seguendo l’esempio di tre fratelli che avevano indossato l’abito degli Scalzi nella Provincia Genovese, cioè P. Fra Bonaventura di San Felice (Bonaventura a S. Felice, poi Preposito Generale nel 1710), P. Fra Giovanni Bernardo di San Geronimo (Joannes Bernardus a S. Hyeronymo, poi Preposito Generale nel 1725) e P. Fra Giovanni Crisostomo di San Pietro (Joannes Chrysostomus a S. Petro), entrò nel 1690 presso il Noviziato di Santa Maria della Salute in Genova[2].

Emise la professione religiosa il 22 luglio 1691 presso il Noviziato di Santa Maria della Sanità in Genova, assumendo il nome di Giovanni Battista Maria di Santa Teresa [3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Genovese[4].

Studente presso il Seminario delle Missioni di San Pancrazio in Roma[5].

Da Sacra Congregazione di Propaganda Fide destinato nel 1704 alla Missione del Gran Mogol[6]. Partito il 28 maggio 1705 da Roma, giunse presso l’isola di Bombay (Mumbai)[7].

Fino al 1717 fu in Karwar (seu Sunkery)[8]. Da Papa Clemente XI eletto il 31 gennaio 1714 con il breve “Cum Nos te hodie” in Vescovo di Limira in partibus infidelium e costituito Vicario Apostolico del Malabar; consacrato Vescovo di Limira il 4 aprile 1717[9].

Morì il 6 aprile 1750 in Verapoly in odore di santità e venne sepolto nella Chiesa di San Giuseppe in Verapoly[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[2] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[3] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[4] Ibidem.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[6] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 166.

[7] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 217.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pagg. 166-167.

[9] Ivi, pag. 88, 167.

[10] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 226; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 15-16 (1940), pag. 167.

P. Fra Carlo Giuseppe di San Pietro (Carolus Ioseph a S. Petro) OCD

Pietro Angonoa nacque il 26 luglio 1748 in Carmagnola (Torino)[1].

Emise la professione religiosa il 24 settembre 1767[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Deputato nel 1780 alla Missione della Mesopotamia, giunse nel giugno 1781 in Bassora[5]. Trasferito il 30 aprile 1783 alla Missione di Bombay; nel 1788 fu presso la Residenza di Surat[6]. Vicario Generale del Vicario Apostolico di Bombay in Surat[7].

Morì il 14 settembre 1831 in Surat[8].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 104.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

P. Fra Clemente di Gesù (Clemens a Iesu) OCD

Ioannes Iacob. Peano nacque il 7 aprile 1731 in Alessandria[1].

Emise la professione religiosa il 27 settembre 1749[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studente dal 1755 presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Deputato il 6 dicembre 1756 alla Missione del Malabar, giunse il 6 aprile 1757 in Malabar[5]. Chiamato il 2 aprile 1768 in Roma per assistere la stampa del Catechismo malabarico e della Teologia Morale in lingua malabarica (deput. 24 luglio 1769)[6]. Tornò nel 1774 in India[7].

Morì il 19 ottobre 1782 in Mattancherry, mentre rivestiva l’ufficio di Vicario Generale del Vescovo, e fu sepolto in Verapoly[8].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 109.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

P. Fra Michele della Presentazione (Michael a Praesentatione) OCD

Joannes Bapt. Capozi nacque il 10 settembre 1711 in Limone (Cuneo)[1].

Emise la professione religiosa il 21 settembre 1728 in Mondovì[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studente presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma (1736-1738)[4]. Deputato nel settembre 1738 alla Missione del Mogol[5], giunse il 6 settembre 1739 in Verapoly[6]. Reversus in provinciam nel 1755[7]. Dal 1756 fu Archivista del Definitorio Generale in Roma[8]. Postea in provinciam reversus, fu Definitore Provinciale del Piemonte e Priore di Santa Teresa in Torino[9].

Morì nel maggio 1785 in Torino[10].


[1] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

[2] Ibidem; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[3] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[5] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[6] Ibidem.

[7] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 80.

[9] Ibidem.

[10] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 1756.

P. Fra Raimondo di San Giuseppe (Raymundus a S. Joseph) OCD

Paolo Antonio Roviglia nacque il 13 aprile 1752 in Mombaruzzo (Alessandria)[1].

Emise la professione religiosa il 9 settembre 1772[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Inviato per gli studi al Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Deputato il 13 luglio 1783 alla Missione del Malabar, giunse nel 1785 nel Malabar[5]. Inviato nel 1787 all’isola di Bombay[6]. Tornò nel 1789 nel Malabar[7]. Costituito nel 1794 Vicario Generale del Vicario Apostolico del Malabar ed anche Vicario Provinciale della Missione del Malabar[8]. Da Papa Pio VII eletto l’1 marzo 1803 Vescovo di Sura in partibus infidelium e nominato Vicario Apostolico del Malabar[9]. Consacrato il 3 gennaio 1808 Vescovo di Sura in Bombay[10]. Esonerato il 18 agosto 1815 dall’ufficio di Vicario Apostolico per avversa salute[11].

Morì il 7 luglio 1816 in Verapoly[12].


[1] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 47; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 154.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.

[7] Ibidem.

[8] Ibidem.

[9] Paulinus a S. Bartholomæo, De Basilica S. Pancratii M. Christi disquisitio, Roma, Apud Antonium Fulgonium, 1803, pag. 48; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 154.

[10] Ibidem.

[11] Ibidem.

[12] Ibidem.

P. Fra Angelo Francesco di Santa Teresa (Angelus Franciscus a S. Teresia) OCD

Giovanni Battista Vigliotti nacque il 16 settembre 1650 in Mondovì (Cuneo)[1].

Emise la professione religiosa il 19 settembre 1666 in Mondovì[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Studiò Umanità e Divinità in Torino; inviato per gli studi nel 1673 al Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4].

Deputato il 30 marzo 1675 alla Missione del Malabar[5], giunse nel 1676 in Malabar[6]. Da Papa Innocenzo XII eletto il 20 febbraio 1700 in Vescovo di Metellopoli in partibus infidelium e nominato Vicario Apostolico della Serra Malabarica[7].

Morì il 17 febbraio 1712 in Verapoly in odore di santità[8]. Fu instituito il Processo ordinario sopra la fama di santità, virtù e miracoli e dal 25 agosto 1739 furono costituiti  in Procuratori per l’introduzione della causa di beatificazione del Servo di Dio Angelo Francesco di Santa Teresa presso la Sacra Congregazione dei Riti i PP. Fra Bonifacio di Gesù Bambino (Bonifatius a Puero Iesu) e Fra Geminiano di Sant’Ottavia (Geminianus a S. Octavia)[9].


[1] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[2] Ibidem. «(…) die 17 Septembris, anni 1666, probationem complevit», cfr. Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432.

[3] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[4] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432.

[5] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55; Nella preparazione della terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabar sotto il mandato missionario della Congregazione di Propaganda Fide, le disponibilità iniziali dei PP. Fra Celestino di Santa Lidwina, Fra Bartolomeo dello Spirito Santo (Torricelli), Fra Agnello dell’Immacolata Concezioni (De Giorgi), Fra Angelo Francesco di Santa Teresa (Vigliotti) furono vagliate nella congregazione del Dicastero del 15 dicembre 1674; Papa Clemente X emise la bolla accogliente le risoluzioni di Propaganda Fide il 30 marzo 1675, cfr. Sorge G., La terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabr (1675), in India tra Oriente e Occidente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI – XVIII, a cura di Fasan E. e Sorge G., Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pagg. 107-108.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[7] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 432; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[8] Eusebius ab Omnibus Sanctis, Enchyridion chronologicum Carmelitarum Discalceatorum Congregations Italiæ, sub titulo S. P. Eliæ Prophetæ, Roma, Typis Rochi Bernabò, 1737, pag. 438; “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 55.

[9] Ibidem.

P. Fra Celestino di Santa Lidvina (Coelestinus a S. Lidwina) OCD

Petrus van Gool (lat. Golius, italiano: Pietro Golio) nacque nel 1604 in Leiden (lat. Lugdunum Batavorum)[1]. Olandese[2].

Emise la professione religiosa il 12 luglio 1626[3].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Flandro-Belga[4].

Inviato il 5 ottobre 1632 in Siria (Aleppo)[5]. Fondatore nel 1643 della Missione di Sant’Elia sul Monte Libano[6]; aprì verso il 1649 un ginnasio per i giovani maroniti in Montelibano[7]. Chiamato in Roma, fu Lettore di Lingua arabica presso il Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma (1651-1676)[8]. Deputato nel 1675 alla Missione del Malbar insieme con P. Fra Bartolomeo dello Spirito Santo, Fra Agnello dell’Immacolata Concezioni (De Giorgi) e Fra Angelo Francesco di Santa Teresa (Vigliotti)[9].

Morì il 22 luglio 1676 in Surat in viaggio verso il Malabar[10].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23.

[2] Ibidem.

[3] Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 96.

[4] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23.

[5] Ibidem; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 96.

[6] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 96.

[7] Ibidem.

[8] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 97.

[9] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 97; Sorge G., La terza spedizione dei Carmelitani Scalzi nel Malabr (1675), in India tra Oriente e Occidente. L’apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI – XVIII, a cura di Fasan E. e Sorge G., Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991, pagg. 105, 107.

[10] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 12-13 (1937), pag. 79 nota 23; Ambrosius a Sancta Teresia, Bio-biliographia missionaria Ordinis Carmelitarum Discalceatorum (1584-1940), Roma, Apud Curian Generalitiam, 1940, pag. 97.

P. Fra Isidoro di San Maurizio (Isidorus a S. Mauritio) OCD

Pietro Luigi Ferrari nacque verso il 22 giugno 1740 in Voghera (Diocesi di Tortona)[1].

Emise la Professione religiosa i 23 settembre 1759[2].

Sacerdote professo della Congregazione d’Italia dei Carmelitani Scalzi nella Provincia Piemontese[3].

Inviato per gli studi al Seminario delle Missioni in San Pancrazio in Roma[4]. Deputato nel 1722 alla Missione di Baghdad; Vicario di San Tommaso Apostolo in Baghdad dal 1774; da Baghdad ritornò nel 1780 in Provinciam; inviato al Monte Carmelo come Vicario di Sant’Elia Profeta sul Monte Carmelo[5].

Morì nel 1816 in Rosano di Casalnoceto[6].


[1] “Analecta Ordinis Carmelitarum Discalceatorum”, voll. 17-18 (1942), pag. 257.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] Ibidem.

[5] Ibidem.

[6] Ibidem.